Negli
ultimi anni i vini doc abruzzesi sono decisamente saliti alla
ribalta nazionale. Riconoscimenti nei più importanti
concorsi enologici sono stati attribuiti a moltissime cantine
abruzzesi produttrici o imbottigliatrici delle doc regionali.
I produttori hanno colto bene il momento estremamente favorevole
al mercato dei rossi. Si è pertanto investito sia nelle
strutture sia nella qualità per consentire in particolare
al Montepulciano d’Abruzzo di
divenire un vino rosso “autonomo” capace di brillare
di luce propria senza dover dipendere da altri importanti vini
nazionali da sempre “tagliati” col Montepulciano.
Nella più nota tipologia rosso il Montepulciano presenta
colore rubino con lievi sfumature violacee, odore vinoso e gusto
leggermente tannico.
La variante Cerasuolo è caratterizzata
dalla “vinificazione in bianco” delle uve con diminuizione
del tempo di contatto delle bucce col vino. Il Cerasuolo si
presenta pertanto con un colore rosato tipo ciliegia (cerasa)
e gusto più delicato. Completa le doc abruzzesi in assortimento
il Trebbiano d’Abruzzo dal caratteristico
colore giallo paglierino e sapore asciutto.
Controguerra Doc e Montepulciano
Colline Teramane docg non sono attualmente presenti
nella nostra gamma. |
I
vini ad indicazione geografica tipica sono caratterizzati generalmente
da disciplinari di produzione meno rigidi rispetto alle doc
ma non per questo si tratta di vini minori. Quello che fa la
differenza è sempre il produttore. Solo per fare un esempio,
il Masciarelli Villa Gemma bianco colline teatine
vale più di un generico trebbiano Doc.
Altre IGT attualmente presenti nel nostro assortimento:
Masciarelli rosato colline teatine,
di fatto un cerasuolo dal buon rapporto qualità-prezzo,
Zaccagnini bianco di Ciccio colline pescaresi,
la fortunatissima serie dal tralcetto,
Montori bianco Pecorino colli aprutini,
un tributo ai vitigni autoctoni.
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Montepulciano: il vino “Montepulciano
d’Abruzzo” deve essere ottenuto dalle uve provenienti
dai vigneti composti dal vitigno Montepulciano. Resa massima
di uva 140 q.li per ettaro, gradazione minima 11,5%.
E’ storia recente la disputa fra i viticoltori abruzzesi
e il Comune di Montepulciano (Toscana) circa le origini del
vitigno. Ad oggi sembra però accertato che il vitigno
Montepulciano sia originario dell’Abruzzo.
Trebbiano: Il vino “Trebbiano
D’Abruzzo” deve essere ottenuto dalle uve provenienti
da vigneti composti dai vitigni Trebbiano d’Abruzzo (Bombino
Bianco) e/o Trebbiano toscano, resa massima di uva 140 q.li
per ettaro, gradazione minima 11,5%.
Vigneti autoctoni: Cresce l’interesse
dei produttori abruzzesi verso antichissimi vigneti ormai dimenticati
ma in grado di produrre vini dalle caratteristiche originali
e non massificate. Tipico esempio il Pecorino
dell’Az. Camillo Montori in Teramo. |